PORTICO LUNGO

Le scenografiche 52 arcate di fronte alla facciata del Palazzo dei Pio formano la quinta dell'antico quartiere di Borgogioioso. Di origine quattrocentesca, come dimostrano le date incise sulle colonne e gli elementi goticizzanti delle facciate, agli inizi del '500 il portico fu uniformato con la decorazione di un fregio sugli archi, costituito da un cordolo tondeggiante sorretto da sfere. Le colonne presentano varie tipologie di zoccolo e di sezione del tronco, la maggior parte ottagonale, altre sono esagone, altre cilindriche. La parte settentrionale del portico, le ultime sette arcate, realizzata in piena età rinascimentale, presenta alcune differenze stilistiche: una semplificazione della costruzione con la totale assenza di ornamenti di stile gotico.

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Portico lungo

   

PALAZZO DEI PIO DI SAVOIA

Il Palazzo dei Pio, comunemente detto Castello, visivamente unitario benché composto da edifici disomogenei per datazione e caratteristiche, è una struttura che si estende da est a ovest tra le due piazze principali della città. L’apparente uniformità è data dalla facciata principale di ponente che è costituita, oltre che dalla parte centrale rinascimentale, dalla aggiunzione estense degli anni Ottanta del Cinquecento a nord e dalle cosiddette “Stanze del Vescovo” a sud, a congiungere la parte centrale rispettivamente con la torre del Passerino a nord e col Torrione di Galasso o degli Spagnoli a sud. Il complesso è composto da differenti edifici databili fra l'età medievale e il XVIII secolo. Sorto come vero e proprio castello fortificato, venne modificato e ampliato nel corso dei secoli con la costruzione di rocche, torri e torrioni unificati solo all'inizio del '500, con la definitiva trasformazione in dimora principesca ad opera di Alberto III Pio. L'edificio più antico è la Torre del Passerino (1320), quattrocenteschi il Torrione degli Spagnoli e l’Uccelliera. La Rocca Vecchia (1460) che si affaccia su Piazzale Re Astolfo, e la Rocca Nuova (1375) a nord furono legate al resto con la costruzione del Cortile d'Onore (1504) e della facciata su Piazza dei Martiri. Del periodo estense la Torre dell'Orologio (1625/27), e la parte settentrionale della facciata (1582/89). 

Orari d'apertura del cortile d'onore di Palazzo Pio:
Da lunedì e venerdì ore 8-19
Sabato domenica e festivi ore 10-18
Chiuso Natale e capodanno

Orari d'apertura dei Musei di Palazzo Pio:
dal martedì al venerdì, ore 10-13
sabato, domenica e festivi, ore 10-18
chiuso lunedì, Natale e Capodanno

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Palazzo dei Pio Savoia

PIAZZA DEI MARTIRI

Con i suoi oltre sedicimila metri quadrati di superficie, la rinascimentale piazza dei Martiri è una delle più estese piazze d’Italia. Definita nelle attuali forme a inizio Cinquecento, da cinque secoli rappresenta il centro politico, religioso e amministrativo di Carpi. La piazza è definita a ovest dal quattrocentesco Portico Lungo, a est dal complesso del Palazzo dei Pio, a nord è chiusa dal Duomo, fondato nel 1515. A sud l’imbocco sull’antica Strada Maestra (ora corso Alberto Pio) è definito dal Portico del Grano, posto in leggera diagonale rispetto all’asse della piazza, e dal settecentesco palazzo Scacchetti, sede del Municipio. Integrazione ottocentesca (1859-1861) è il Teatro comunale, di impostazione neoclassica.

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Piazza dei Martiri 

BIBLIOTECA MULTIMEDIALE “Arturo Loria”

Sul lato settentrionale di piazza Re Astolfo emerge un edificio notevole per impatto ambientale, anche se di costruzione relativamente recente. Lo stabilimento “Il Truciolo”, iniziato nel 1902, era la sede della Manifattura Loria (di proprietà del padre dello scrittore Arturo Loria), azienda che si dedicava alla lavorazione e confezione dei cappelli di truciolo. Si tratta di un significativo esempio di architettura industriale, tra i pochissimi superstiti a Carpi. Durante la Prima Guerra Mondiale lo stabile fu utilizzato temporaneamente come ricovero per prigionieri e in seguito venne trasformato in scuola, impiego che continuerà per tutto il ‘900. Dal 2007, dopo una nuova sistemazione degli spazi, è sede della Biblioteca multimediale Arturo Loria.

 

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PALAZZO DELLA PIEVE

Prima antica residenza dell'arciprete della Pieve di Santa Maria, poi sede del Monte di Pietà, presenta in facciata, oltre al portone con arco a tutto sesto, tracce di finestre ad arco gotico. Verso la pieve rimangono quattro arcate su colonne ottagonali in cotto, elemento superstite di un chiostro quattrocentesco, in cui sono visibili anche tracce di edifici medievali.

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CASTELVECCHIO

Costruito da Giberto Pio intorno al 1443-44, l’imponente edificio presenta una struttura con cortile centrale porticato, vicino per modelli a coeve architetture ferraresi. Dell’originaria residenza quattrocentesca rimangono l’ala nord e la facciata, con il portale dall’arco a sesto acuto e raffinate decorazioni in cotto nella cornice superiore.

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PIAZZALE RE ASTOLFO

Originario fulcro della "cittadella" medievale, fu denominato anche "Piazza del giuoco del pallone" a partire dal XVII secolo, per l'abitudine di adibirlo a questo divertimento popolare. A occidente è delimitato dalla facciata del Palazzo Pio; a settentrione dall’opificio Loria per la manifattura del truciolo, edificio di archeologia industriale ora adibito a biblioteca. A est la pieve della Sagra (di Santa Maria in Castello) con l’annesso palazzo e il quattrocentesco Castelvecchio. L’area della piazza, in origine, era completamente edificata e costituiva il centro della città. Nella pavimentazione in porfido, una doppia fila di cubetti traccia il perimetro dell’antica chiesa, parzialmente demolita nel XVI secolo per volere di Alberto III Pio. Le lastre di pietra piacentina, disposte in modo regolare, hanno la dimensione del braccio carpigiano (52,47 cm) che costituiva l’unità di misura locale prima del sistema metrico decimale. La distanza fra le lastre compone una griglia di 6, 8, 12 braccia e ricorda le misure usate per costruire la pieve e le case medievali che occupavano l’area del piazzale.

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CHIESA E CONVENTO DI SAN ROCCO

In origine denominata Santa Maria delle Grazie, la chiesa fu costruita a partire dal 1495 per volontà di Alberto III Pio. Interrotta la costruzione, chiesa e convento furono interessati da un rifacimento barocco. Il convento (che ora ospita l’istituto musicale cittadino) si sviluppa intorno al cortile di struttura settecentesca; le sale interne presentano decorazioni e soffitti lignei sono del XVII secolo. La chiesa, ad aula unica, è stata recentemente adattata ad Auditorium. Ospitava nel ‘700 dipinti di Guido Reni e del Guercino, ora alla Galleria estense di Modena.

Auditorium visitabile solo in occasione di eventi 

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PORTICO DEL GRANO

Le nove ampie volte della Loggia o Portico del grano, ospitavano il mercato delle granaglie e, fino alla metà dell’Ottocento, la gabella dei grani. Edificato nel primo decennio del ‘500, probabilmente su progetto di Baldassarre Peruzzi, il Portico prolunga in linea obliqua la quinta del Portico Lungo della piazza, introducendo armoniosamente l’antica Strada Maestra.

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TEATRO COMUNALE

Realizzato in tempi brevi grazie al sostegno della Società dei Palchettisti, il Teatro viene inaugurato nel 1861 con moduli architettonici di stile neoclassico, secondo l'immagine di teatro-tempio consueta ai primi dell'Ottocento. Nasce con l’intento di offrire alla città un teatro consono ai gusti del tempo, dotato delle migliori soluzioni acustiche e visive, senza penalizzare la comodità di palchi e platea. Negli stessi anni viene progettata anche la superficie aperta del Giardino Pubblico collocato nell’area posteriore - ampio spazio verde pensato a completamento ambientale del Teatro. L'interno fu elegantemente decorato da maestranze modenesi e reggiane con motivi di ascendenza barocca. Notevole il sipario realizzato da Giuseppe Ugolini nel 1861 con “Orfeo e le Muse". Un particolare curioso: l’artista ha donato ai personaggi femminili le fattezze delle bellezze locali dell’alta società carpigiana sua contemporanea, suscitando con ciò – viste le nudità - non poco scandalo.

Aperto solo in occasione degli spettacoli, non sono al momento in programma visite guidate

per maggiori informazioni
https://teatrocomunale.carpidiem.it/

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Teatro Comunale